Presso l'antico Arco di Gallieno, addossata alle antiche Mura serviane, la piccola e suggestiva Chiesa di San Vito risale al IV secolo d.C. Si sa con certezza che la chiesa venne restaurata da papa Stefano III nel 768 e che le venne dato il titolo di "S.Vito in Macello Liviae" per la vicinanza del luogo di culto con il Macello Liviano. La chiesa appare per la prima volta come diaconia nella biografia di Leone III (VIII secolo). Nel 1477 papa Sisto IV della Rovere riedificò la chiesa nel luogo attuale.
Proseguiremo poi il tour con la visita della sua Area Archeologica, da poco tempo riaperta al pubblico e venuta alla luce nel 1972 durante i lavori di restauro della chiesa. In questo ambiente semisotterraneo sono emerse diverse testimonianze antiche. Risalgono all'epoca regia porzioni delle mura serviane di VI secolo a.C. di cappellaccio e i piloni squadrati della prima Porta Esquilina, un varco con orientamento Nord-Sud.
Visiteremo poi la vicina chiesa di Sant’Eusebio, una chiesa antichissima, nonostante il suo attuale aspetto rispecchi i numerosi restauri avvenuti in secoli più recenti. Secondo la tradizione, la chiesa sorse proprio sul luogo dove visse e morì il martire Eusebio, prendendone il nome. L’aspetto attuale è quello settecentesco voluto dal cardinale Enrico Enriquez: all’interno è possibile ammirare, tra le altre opere, uno dei massimi capolavori di Anton Raphael Mengs, "La gloria di Sant’Eusebio", splendido affresco nella volta centrale della chiesa, prima opera pubblica dell’artista boemo a Roma.
Il nostro tour si concluderà poi con la visita dei Giardini di Piazza Vittorio, dopo i recenti restauri che hanno ridato dignità e bellezza alla villa. Nei Giardini sopravvive l'enigmatica Porta Magica le cui iscrizioni allegoriche celano significati reconditi del simbolismo rosacrociano e rimandano a sperimentazioni alchemiche.