A Roma puoi! La città è una sorta di museo a cielo aperto, basta camminare tra le stradine del centro storico per compiere un viaggio nella storia della città eterna: fontane grandiose, monumenti antichi, piazze scenografiche e chiese maestose riempiranno i vostri occhi di meraviglia.
Sono sicuro che vi è capitato di vedere o sentir parlare delle interminabili file di turisti che aspettano ore per entrare in quelle che sono le più famose attrazioni di Roma come il Colosseo o i Musei Vaticani e la Cappella Sistina. Per queste vi consiglio vivamente i nostri tour che vi permettono di saltare la fila ed avere una guida qualificata in grado di svelarvi i segreti di questi luoghi magici.
Roma offre davvero tanto ma oggi voglio parlarvi di quali suono i luoghi in cui potete trovare i capolavori dipinti dal famosissimo Michelangelo Merisi, da tutti conosciuto come Caravaggio.
Occorre precisare che in tutto il mondo le opere riconosciute come originali sono più o meno 80 ma non posso fornirvi un dato certo perché per alcune di queste opere l’autenticità è ancora dibattuta tra gli storici. Facile capire perché la “scoperta” di un nuovo Caravaggio susciti tanto scalpore e porti a conseguenti aste con cifre da capogiro. Nel 2014, ad esempio, un’opera è stata scoperta in un appartamento a Tolosa (Francia) e venduta per oltre 100 milioni di euro! – gli esperti ancora sono divisi sull’autenticità dell’opera.
Ma voi siete fortunati, a Roma potete ammirare ben sei sue opere gratuitamente!
Ciò che ha reso Caravaggio uno degli artisti più importanti di tutti i tempi è stata la rivoluzione che ha portato nel mondo dell’arte. Rivoluzionario al suo tempo così come Picasso lo è stato nel ventesimo secolo, ha saputo combinare un uso drammatico della luce e delle ombre con un’osservazione realistica, prediligendo modelli dal vivo presi dalle strade di Roma. Ha avuto un’incredibile influenza sull’arte barocca; un’intera generazione di pittori seguaci del suo stile è stata chiamata “Caravaggista”.
Dove vedere Caravaggio gratis a Roma? La risposta è semplice: nelle chiese! Le opere sono ancora nella loro collocazione originaria. Roma detiene il record mondiale della città con il maggior numero di chiese, più di novecento. Non sono semplicemente templi religiosi ma veri e propri scrigni di tesori artistici. Di seguito troverete quelle che ospitano le tele di Caravaggio, non lontane l’una dall’altra, si raggiungono facilmente a piedi, tutte nel centro storico.
1.Santa Maria del Popolo – Cappella Cerasi
Pic by Frederick Fenyvessy – Wikicommon CC-BY-2.0
La chiesa è collocata nella scenografica Piazza del Popolo, accanto alla Porta del Popolo, che un tempo forniva l’accesso alla città per i visitatori provenienti da nord. La piazza è facilmente raggiungibile tramite metro, Linea A – fermata Flaminio. Una volta nella chiesa percorrete la navata sinistra fino alla fine e troverete una piccola cappella che ospita diversi tesori. Verrete immediatamente colpiti dalla differenza tra lo stile della pala d’altare e quello delle opere laterali. Sarà facile riconoscere quali sono quelle di Caravaggio grazie al suo modo unico di utilizzare le luci e le ombre. Pur avendo ottenuto un successo enorme al tempo, il suo modo di fare arte non era l’unico; questo si può capire guardando L’Assunzione della Vergine sull’altare, opera del classicista Annibale Carracci.
Ma concentriamoci sui Caravaggio: la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di S. Pietro, entrambi commissionati nel settembre del 1600 da Monsignor Tiberio Cerasi, tesoriere di Papa Clemente VIII.
Conversione di San Paolo
Paolo era un fariseo con la cittadinanza romana, schierato contro la nuova religione cristiana, avendo anche un ruolo attivo nelle persecuzioni. In questo capolavoro Caravaggio rappresenta il momento della conversione come descritto negli Atti degli Apostoli (9): – mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».Paolo è rappresentato in un momento di profonda estasi religiosa. La luce è assoluta protagonista della scena, è come se i personaggi fossero stati in un buio abissale prima della rivelazione della luce divina.
Crocifissione di San Pietro
Pietro è stato il capo degli apostoli e considerato il primo Papa della storia, che morì durante le persecuzioni dell’imperatore Nerone tra il 64-68 d.C. In questa tela Caravaggio mostra il momento del martirio del Santo: secondo la tradizione fu Pietro stesso a richiedere di essere crocifisso a testa in giù perché non si considerava degno di morire nello stesso modo di Gesù. Nell’opera gli aguzzini sembrano avere delle difficoltà nel sollevare la croce, i loro volti sono nascosti e la luce mostra il corpo di Pietro anziano ma ancora forte e muscoloso. Nello sfondo si intravede una roccia, chiaro riferimento al nome del santo e alla “roccia” sulla quale Cristo gli da indicazioni di costruire la sua Chiesa.
2. Chiesa di San Luigi dei Francesi – Cappella Contarelli
Fu questa la prima, grande commissione pubblica di Caravaggio che ne fece il pittore più famoso di Roma al tempo. Nella cappella Contarelli abbiamo la fortuna di vedere ben tre opere di Caravaggio.
Il cardinale francese Matthieu Cointerel (Contarelli in italiano), comprò la cappella nella chiesa della comunità francese a Roma. Morì nel 1585 ma lasciò istruzioni per la cappella, specificando che avrebbe dovuto essere decorata con scena della vita di San Matteo Evangelista, suo santo omonimo.
Vocazione di San Matteo
Il soggetto della tela è preso dal Vangelo di Matteo (9:9) “Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì”. Caravaggio rappresenta Matteo come un uomo barbuto mentre è al lavoro, la sua espressione è piena di stupore, indicandosi come per dire “davvero io?”. L’uso della luce è molto simbolico, l’unica fonte è un raggio di luce proveniente dalla direzione di Cristo: è lui che porta la luce nello spazio buio.
Martirio di San Matteo
Il dipinto si trova in posizione opposta alla Vocazione e mostra il martirio del Santo. Secondo la tradizione il re di Etiopia fu rimproverato da Matteo per aver manifestato l’intenzione di sposare la sua stessa nipote, la quale, essendo una suora era già la sposa di Cristo. Il santo fu quindi ucciso durante una messa da un sicario del re. La scena sembra confusa e i personaggi esprimono emozioni differenti: Matteo non ha paura, apre le braccia in una posa che ricalca quella della croce ed è pronto ad accettare la palma del martirio dall’angelo. La luce questa volta non si focalizza sul Santo ma sul sicario, è lui il vero protagonista-peccatore, è su di lui che la luce salvifica di Dio deve operare.
Ispirazione di San Matteo
Probabilmente l’opera più importante della cappella perché destinata a pala d’altare. Una prima versione di San Matteo e l’angelo, fu rifiutata dal committente perché accusata di un eccesso di realismo: il Santo era rappresentato come un vecchio contadino calvo con le gambe sporche. Questo ci permette di capire quanto provocatorio e controverso fu Caravaggio nel il suo tempo. Purtroppo, l’opera venne distrutta nel 1945 a Berlino ed è conosciuta tramite fotografie in bianco e nero. Per assecondare i desideri dei suoi committenti, Caravaggio creò una seconda versione più idealizzata, quella che vediamo oggi, l’Ispirazione. Il santo qui diventa un saggio e intellettuale che, ispirato dall’angelo, scrive il vangelo.
La Cappella Contarelli riscosse un enorme successo, Caravaggio fu considerato un grande artista visionario: “Tanto che li pittori allora erano in Roma presi dalla novità, e particolarmente li giovini concorrevano a lui e celebravano lui solo come unico imitatore della natura, e come miracoli mirando l’opere sue lo seguitavano a gara” (Bellori).
3.Chiesa di Sant’Agostino – Cappella Cavalletti
La chiesa è conosciuta per la sua architettura rinascimentale e perché ospita, oltre a Caravaggio, capolavori di artisti quali Raffaello, Bernini, Guercino.
Madonna dei Pellegrini o Madonna di Loreto
Commissionata dagli eredi del marchese Ermete Cavalletti per la cappella di famiglia, il tema doveva essere quello della Madonna di Loreto, come espressamente richiesto nel testamento del marchese. Il capolavoro rappresenta la Madonna col Bambino e due contadini in pellegrinaggio, sull’uscio della Santa Casa di Nazareth. Dalle testimonianze del tempo sappiamo che quando l’opera fu mostrata al pubblico “da popolani ne fu fatto estremo schiamazzo” (Baglione). Anche oggi possiamo facilmente capire cosa abbia scatenato questa reazione. In primo piano ci sono i piedi nudi e sporchi del pellegrino e la Madonna è raffigurata come una donna del popolo, l’unica cosa che le da un aspetto di santità è l’aureola. un altro elemento scandaloso è da ricercare proprio nella fisionomia della Madonna: Caravaggio usò come modella una famosa cortigiana del tempo, Lena, sua amante.
Ed eccoci giunti alla fine di questo viaggio tra le opere di Caravaggio, in meno di un’ora abbiamo camminato tra le belle stradine del centro di Roma e scoperto alcuni dei più bei capolavori della storia. Tutto ciò senta pagare un centesimo!
Distanza e tempo stimati: 1,9 km – 50 minuti.
Davide Bello
Licensed Rome and Vatican tour guide
BA History of Art
Have your say - Leave a comment below: